Friday, March 23, 2012

One Tree Hill - 9x11 - Danny Boy

Anche chi non avesse visto il promo per non avere spoiler avrà capito dal titolo, Danny Boy (famoso canto popolare irlandese di una madre che saluta il proprio figlio che va a morire in guerra) che questa serebbe stata LA puntata. L'episodio che aspettiamo da quando, nella 3x16, Dan Scott ha commesso l'omicidio che ha permesso alla serie di andare avanti e fare il salto di qualità: la redenzione di Dan.
Preparatevi i fazzoletti, perchè erano secoli che Mark Schwahn non tirava fuori dal cappello un episodio così, tanto che ho costretto la mia esimia collega a farmi scrivere la recensione di questo episodio.

"You can't kill Dan Scott" - La puntata si apre là dove terminava l'ultima: la corsa all'ospedale di Julian, Nathan e Dan: notiamo subito che Nathan ha ricominciato a chiamare l'uomo 'papà', mentre tenta di tenerlo sveglio.
Come in ogni episodio di OTH che si rispetti, tutto il cast si ritrova all'ospedale: commovente il ricongiungimento di Nathan ed Haley ("Thanks for coming back home to me" "Always and forever"), di Brooke e Julian, e perfino di Clay e il resto del mondo.
C'è una bellissima scena in cui Haley finalmente crolla quando Nathan vede Lydia camminare, ricordandosi il momento in cui, ai primi passi della bambina, aveva realizzato che Nathan poteva non tornare mai più.
Ma il faro è da subito puntato su Dan: i medici hanno il verdetto. Non ce la farà, questa volta. Rieccheggiano nell'aria i flashback che tormentano Dan dalla 3x16, così come le sue parole, urlate quando venne eletto sindaco, "Nessuno può uccidere Dan Scott". 
Nonostante sappiamo da Haley che Lucas abbia deciso di non andare a dire addio a Dan (cosa completamente in character visto che non l'ha mai potuto perdonare, e Dan lo abbia privato del suo unico vero padre), ci sono altre persone pronte a salutare una persona così controversa, che, nel bene e nel male, non può essere ignorata e non lasciare un segno.
La prima è Haley, a cui Dan chiede scusa per tutto quello che le ha fatto passare: la ragazza, ormai una giovane donna forte, gli dice che nonostante tutto, quando Lydia chiederà di lui le diranno che era un uomo che adorava i suoi nipoti e che si è sacrificato per suo figlio.
Segue Deb, che finalmente seppellisce l'ascia di guerra, e non solo perchè Dan ha salvato Nathan: non ha mai smesso di sentirsi colpevole per l'uccisione di Keith (ricordate? Dan era convinto che Keith avesse tentato di ucciderlo, ma era stata Deb). Dan la rassicura, dicendole che lei non c'entra nulla, e i due si stringono la mano, con la reminescenza di essersi amati, un tempo.

Fuori dall'ospedale, la vita ricomincia.
Clay va a trovare i genitori di Sarah, che si sono sempre presi cura di Logan. I due sono gentilissimi con lui, ma quando chiede di vedere il bambino, esitano. Infine, però, Clay li convince e riesce a farsi strada nel cuore di Logan dicendogli che durante le sue crisi non stava vagando a casaccio: "I was looking for you". Il bambino lo abbraccia e Clay gli presenta Quinn, figura discreta ma presente.
Nel frattempo, a casa Davis torna il papà di Brooke, dicendosi preoccupatissimo per la figlia dopo l'aggressione di Xavier. La ragazza è felicissima, ma ben presto viene a galla la verità: l'uomo ha trovato un acquirente per 'Baker Man', la linea di vestitini della figlia, e vuole spingerla a vendere. Brooke, però, aveva creato la linea solo per passare del tempo con lui, e capisce che tutto ciò che interessava a suo padre erano i soldi, e così lo caccia fuori di casa ("Your deal is closed, well, I can close something too!" gli urla, sbattendogli la porta in faccia). E' interessante il parallelo tra Dan e Mr.Davis, in cui ci troviamo a parteggiare per Dan, che ha fatto tanto male, agli estremi, ma che ha fatto anche estremi gesti d'amore.
Per concludere in bellezza, Julian ha trovato l'ispirazione su come utilizzare il suo studio: trasformerà 'An Unkindness of Ravens', il libro di Lucas, in un telefilm (Chi non ha pensato a Dawson Leery, che fece esattamente la stessa cosa alla fine di Dawson's Creek?).
"It gets better" - Dan Scott sta lentamente andandosene, ma ci sono ancora due persone con cui deve parlare.
La prima, naturalmente, è Nathan, che si sente in colpa per aver passato tanto tempo ad odiarlo. Nel parlare col figlio, la mente di Dan sposta improvvisamente la conversazione al Rivercourt, e qui finalmente, dopo 6 serie, ci racconta il perchè del fratricidio, il suo punto di vista: come fosse sempre stato geloso di Keith, ed avesse finito per imputargli tutte le cose che non andavano nella sua vita (matrimonio fallito, i figli che non gli parlavano più, Karen che amava il fratello). Quando aveva sentito il fratello dire a Jimmy Evans "It Gets Better", era come se Keith stesse parlando con lui, e si era sentito preso in giro: niente stava migliorando per lui. Così era giunto alla conclusione che sparando a Keith la sua vita sarebbe migliorata, cosa che ovviamente non è successa: è impressionante vedere Dan crollare, e piangere le lacrime amare del pentimento. Nathan lo perdona, lo ringrazia per tutte quelle volte che Dan, a modo suo, ha cercato di fare del bene per lui, e gli dice che gli vuole bene.
Dan propone al figlio una partita a basket, per la prima volta senza contare i punti. Vediamo Dan saltare come un ragazzino insieme al figlio, e abbiamo un flash di quanto bella sarebbe potuta essere la sua vita, prima di essere riportati alla realtà.
Dan si è immaginato tutto, o la conversazione era reale ma non al Rivercourt? Opto per la seconda, ma anche se non fosse avvenuta credo che entrambi sapessero le cose che si sono detti.

"You're my plus One" - Torniamo in ospedale, ma solo per un breve momento. Infatti, Dan vede Keith che gli sorride dalla porta, e i due si ritrovano nei corridoi della scuola, là dove Keith era stato ucciso, vestiti esattamente come quel giorno. 
Dan si scusa, incapace di altre parole, tormentato da tutto ciò che ha fatto di male nella vita, ma Keith gli fa sapere che lo ha perdonato, e gli mostra come, in un certo senso, senza la sua morte Dan non sarebbe diventato l'uomo che è adesso: un uomo che ama la sua famiglia, la protegge, un uomo generoso, tanto generoso da compiere il più alto dei gesti, cioè sacrificare la sua vita per un altro. Dan dice al fratello che gli vuole bene, e così fa Keith, prima di mostrargli Nathan, Haley, Deb ed i nipoti che piangono sinceramente la sua morte.
A questo punto, Keith invita Dan a seguirlo nel corridoio verso l'uscita, luminosa.
"So dove stai andando tu, Keith" dice Dan "Ma dove sto andando io?" domanda, ovviamente riferendosi al Paradiso che aspetta il fratello.
"Non preoccuparti, Danny. Tu sei il mio più uno"

Chapeau, Mark Schwahn. Sarò io che ho la lacrima facile, sarà che mi sono affezionata troppo ai personaggi per cogliere i difetti di questo episodio, in cui mancavano quasi tutti i nuovi personaggi e tornavano alcuni dei vecchi capisaldi, ma credo che ci stiamo avviando verso un degno finale.
Non si poteva concludere senza la grande redenzione di Dan Scott, affrontata con grande umanità, senza eludere il male compiuto da lui, ma senza per questo annullare il suo miglioramento.
Ad inizio serie mi sono lamentata per la serie di tragedie un po' buttate lì nel giro di due episodi, ma ora capisco cosa volevano fare gli sceneggiatori: non si possono avere grandi momenti senza le grandi tragedie, soprattutto non nel mondo di One Tree Hill, e così, senza soffermarmi troppo su quanto tirate siano state alcune di esse, me le prendo e mi godo ciò che hanno portato.
L'idea di Julian di fare una serie TV sulle loro vite, il famoso racconto nel racconto, mi lascia soddisfatta in vista dell'ormai vicino ultimo episodio.

VOTO ALLA PUNTATA
Quando ce vò ce vò. 

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