Friday, January 20, 2012

Glee- 3x10- Yes/No


Continuiamo dolorosamente a seguire questa terza stagione che fino a questo momento non ci ha riservato nulla di bello/interessante/divertente…ma noi siamo fiduciosi, e fino all’ultimo resisteremo con coraggio!

La puntata si apre con Tina che chiede a Mercedes cosa sia successo davvero tra lei e Sam durante l’estate.
La situazione è davvero inequivocabile, e infatti poco dopo ecco partire “Summer Nights” da Grease. Scena devo dire molto carina, a parte Mercedes e Sam nel ruolo di Sandy e Danny. Ah, e Rachel che è vestita proprio da nonna.

Possiamo sperare in un proseguimento all’altezza?

La puntata continua con Becky che vaga per la scuola pensando con l’accento inglese (WTF?), che decide di essere innamorata di Artie. Sue le consiglia di chiedergli di uscire, anche se pensa che lei meriti di meglio.

Nella scena successiva, la coach Beastie racconta ad Emma e Sue di come lei e Cooter abbiano avuto la loro fuga d’amore, e ora lei sia felicemente sposata (…). Emma pensa che Shue non le chiederà mai di sposarlo, e Sue le ricorda che, arrivati al 2012, anche lei può fare il primo passo.
Parte “Wedding Blue Bells”, (divertenti Sue e la Coach vestite da damigelle con addosso i cappellini da Royal Wedding), con cui Emma immagina di chiedere a Will di sposarla.

Imbarazzata per averlo fatto davvero davanti a tutti, corre via, ma Will decide che è arrivato il momento di fare il grande passo.

Felice come una Pasqua, dà la notizia al Glee club e assegna loro come compito quello di trovare un numero per fare la proposta ad Emma.

Ecco quindi susseguirsi i seguenti dialoghi patetici in corridoio: Sam che ci prova con Mercedes, lei che non molla perché sta con Shane, Artie che chiede a Sugar di fare il numero insieme, ma lei rifiuta perché sa quanto la gente sia meschina con i disabili, e infine Becky che chiede ad Artie di uscire.

Sam crede che il vero motivo del rifiuto di Mercedes venga dal fatto che Shane indossa la divisa da atleta. Così, per non essere da mano, decide di entrare nell’unica squadra ancora disponibile: quella di nuoto sincronizzato (la cosa si sta facendo ridicola…).

Nel frattempo, Mike e Artie propongono a Mr.Shue di usare i suoi “fianchi da rock-star” per fare la sua proposta ad Emma. Parte un mix di “Moves like Jagger” dei Maroon Five e “Jumping Jack Flash” dei Rolling Stones. Carina, e Will e Mike sanno decisamente ballare.


Becky si avvicina ad Artie, dicendogli che come prima parte dell’appuntamento è stata fantastica, ma che lei aveva previsto anche una seconda parte: cena da Breadstix.

Nella scena successiva, Will e Finn sono in gioielleria a scegliere un anello per Emma. Approfittando della circostanza, Shue chiede al ragazzo di fargli da testimone, e Finn ricambia facendogli una confessione: in vista del suo futuro, ha parlato con un reclutatore dell’Esercito per diventare come suo padre.

Il giorno dopo, Will è rapito dalle quattro befane (Rachel, Tina, Mercedes e Santana) che vogliono sapere qualcosa di lui ed Emma, a cominciare dalla prima volta in cui si erano visti.
Cantano “The First Time Ever I Saw Your Face” di Roberta Flack, rivedendo i loro “moments” con i loro innamorati (quindi anche Brittany…). Al termine, Mercedes scappa in bagno confusa: non ha pensato a Shane mentre cantava, ma a Sam.

Will ha intanto deciso di convocare i futuri suoceri i quali, alla faccia dell’amore paterno, fanno notare all’uomo quanto Emma sarebbe inadatta per una vita matrimoniale e da genitore, tra caos e pannolini. Will è davvero sicuro di volere tutto ciò?

La vicenda continua con una riunione del Glee per far notare ad Artie che uscire con Becky è rischioso: potrebbe finire per illuderla e farle del male. Artie è molto seccato: perché non dovrebbe passare del tempo con una persona intelligente e divertente, nonostante sia handicappata?

E per la serie “Carramba che sorpresa”, Finn viene convocato a colloquio dal signor Shue, Emma, sua madre e il padre di Kurt per discutere la faccenda del militare. Finn insiste di volerlo fare perché suo padre era morto da eroe, ma solo allora sua madre gli fa una dura confessione: suo padre non è morto in Iraq, ma a Cincinnati per overdose. Finn è comprensibilmente sconvolto.

La vicenda di Becky e Artie continua, perché lei decide di concludere l’affare definitivamente e invia al ragazzo delle foto provocanti. Artie non sa come comportarsi e chiede aiuto a Sue, che gli consiglia di parlarle francamente, come ad una persona normale.

Finalmente sembra essere arrivato il momento che tutti aspettavamo (più o meno…).
Will ed Emma sono a casa da soli, qual miglior momento per fare la fatidica proposta? Emma infatti non si fa sfuggire l’occasione, ma ecco la supersurprise: Will ha riflettuto molto, ed è arrivato alla conclusione che Emma non è pronta per diventare sua moglie. Come potrebbe prendersi cura di qualcun altro, come un bambino, con tutte le sue turbe mentali che si ritrova?
A questo punto la povera Emma invece che prenderlo a randellate si limita a fargli osservare che lei è fatta così, con difetti e tutto il resto, ma che lei sta provando a fare il meglio che può: lei è la persona incompleta che lo ama con tutto il cuore, ma se Will non la può accettare deve essere onesto con se stesso.
William Shuester, sei una capra.

Dialogo a tre tra Finn, Kurt e Rachel sul futuro.

Nessuno dei tre nutre grandi speranze su quello che succederà loro un domani (se continuate così, figli miei, avete anche ragione!). Finn si domanda perché non può sperare di avere qualcosa che abbia un significato nella sua vita.

Cantano “Without you” di David Guetta ft. Usher (bella, Rachel è sempre brava anche se continua a vestirsi come mia nonna).
Will ringrazia tutti per le canzoni, ma sente di aver bisogno di tempo per riconsiderare le sue scelte. Sam ha un’idea.

Emma si è ormai rassegnata a restare zitella, ma Will le fa cantare “We found love” di Rihanna, con tanto di coreografia di nuoto sincro e Will che cammina sulle acque (WTF?)… e che finalmente le chiede di sposarlo.

Artie, intanto, ha trovato il coraggio per dire a Becky che non vuole essere il suo ragazzo. Becky è molto ferita, perché sa benissimo che è perché lei ha la sindrome di Down, ma Sue la consola: l’aiuterà a superare questa delusione.

Finale col botto: Finn dà a appuntamento a Rachel nell’auditorium, dove lei gli aveva preparato un pic-nic il giorno del loro primo appuntamento.

Finn le rivela di essere preoccupato per il futuro, e che l’unica cosa certa che riesce a vedere è solo lei al suo fianco. Così tira fuori l’inequivocabile scatoletta con l’anello e…chiede a Rachel di sposarlo.

D’accordo, ero partita con ottime intenzioni. Volevo trovare un filo della trama perduta, uno spunto interessante, qualsiasi cosa. Ma niente, siamo alle solite: eventi a caso intrecciati a caso.

Will che prima vuole sposare Emma, poi cambia idea, e infine cambia idea di nuovo.
Finn che dal nulla decide di fare il militare poi, sempre più dal nulla, scopre che suo padre aveva problemi di droga ma sua madre aspettava che lui fosse pronto prima di farglielo sapere. Così, non sapendo più che pesci pigliare, chiede a Rachel di sposarlo. Il solito espediente da telefilm per far funzionare la trama in una coppia in stallo, anche se la coppia in questione dovrebbe avere diciassette anni.
Sam decide di entrare nella squadra di nuoto sincronizzato.
E ciò si commenta da sè.
Becky decide di essere innamorata di Artie a caso (come sempre in questo telefilm) e sempre più a caso decide che vuole concludere l’affare con lui (ma perché?!).

L’unica cosa che salvo di questa vicenda è il modo in cui Sue si comporta con Becky. Finalmente si sono decisi a tagliare questa storia infinita dell’odio verso il Glee Club focalizzandosi su un aspetto bello della personalità di Sue (che continua ad essere la mia preferita, ndr).

Per il resto, dico solo… bah.
Belli i numeri musicali, originali quello di Grease e quello in piscina, ma più di quello non saprei dire…
I tentativi di affrontare temi impegnati sono poco approfonditi e i personaggi non sono definiti in modo abbastanza reale per poterli affrontare.
Così rimane solo un’accozzaglia di situazioni pseudo-divertenti e paradossali o pseudo-profonde contornate da canzoni.

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